sabato 14 giugno 2014

Verso El Calafate


Usciamo dal Cile per rientrare in Argentina e  a pochi chilometri dal confine gia' il clima e il paesaggio cambiano: le temperature si abbassano  di diversi gradi sotto lo zero e si corre  su di un cordone scuro e ghiacciato che si snoda in mezzo ad un deserto di neve. Le luci calano e le ombre si allungano ed El Calafate e' ancora lontano, quando , ad un certo punto ci accorgiamo che il riscaldamento in cabina non funziona piu'!

Le vibrazioni subite percorrendo i chilometri di sterrati dei giorni precedenti hanno danneggiato l'albero motore della ventola del sistema di riscaldamento dell'abitacolo, sino a bloccarlo definitivamente.
Non ci voleva! Iniziano ad appannarsi parabrezza e finestrini, ma poco piu' tardi, a causa del freddo che aumenta sia dentro che fuori dalla cabina, iniziano anche a ghiacciarsi. Armati di carta e panni,  e' un continuo pulire e asciugare i vetri per impedire la formazione di brina. E' ormai buio e la luna piena e' l'unica consolazione che ci resta. Avanziamo sempre piu' infreddoliti e consapevoli di dover trovare al piu' presto un posto dove passare la notte. El Calafate e' a piu' di 100  km di distanza ed e' impensabile arrivarci 'sta sera in queste condizioni.
Intravediamo in lontananza delle luci e ci dirigiamo verso quello che crediamo essere un "centro abitato", ma presto scopriamo che trattasi soltanto di una locanda e di un  distributore di benzina sorti su di un incrocio: siamo arrivati a La Esperanza!
E qui, malgrado tutto,  ci fermiamo per la notte , rinfrancandoci con una buona cena e con i goal del Brasile al suo esordio ai Mondiali 2014, con "la esperanza" l' indomani di trovare un meccanico a El Calafate in grado di riparare il motorino.

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