domenica 15 giugno 2014

Glaciar Perito Moreno

Venerdi 13 giugno. Partiamo presto per El Calafate, sapendo che i 150 km che ci separano non saranno facili viste le condizioni precarie nell'abitacolo di Narciso.
Siamo fortunati perche' c'e' il sole che potra' sciogliere il ghiaccio e riscaldarci nel cammino, ma non prima delle 11, 30 , quando i raggi ci giungono piu' perpendicolari.
Arriviamo a El Calafate e la prima nostra preoccupazione e' trovare un meccanico che riesca a riparare il motore del riscaldamento. E fortunamente incontriamo Felice e Paolo che provano a darci una mano, ma non trovando soluzione immediata,  tamponiamo con un sistema di riscaldamento provvisorio, in attesa del pezzo da Rio Gallegos.
Non ci scoraggiamo ed il giorno dopo partiamo alla volta del Glaciar Perito Moreno. 
Sono le nove ed il sole spunta all'orizzonte e ci riscalda un po' lungo il ripio ghiacciato che conduce al Glaciar. Ma poco dopo una nuvola grigia, oscura il cielo proprio nella nostra direzione. Temiamo di non riuscire a scorgere il Perito Moreno vista la nebbia che si e' formata bassa sul lago Argentino.
E proprio quando la situazione volge al peggio, si intravede in lontananza, in tutta la sua imponenza , Lui , uno dei ghiacciai piu' estesi al mondo, come la citta' di Buenos Aires, con un fronte di 5 km ed un'altezza dalla superficie del lago di 60 metri: Glaciar Perito Moreno! 

Non lesiniamo nelle foto e riprese, ma cio' che si prova nel vederlo dal vivo e' indescrivibile! 
Il ghiacciaio scompare nuovamente avvolto dalle nuvole scure che ora iniziano a scaricare neve! Tentiamo la veduta dal mirador piu' su e nonostante i fiocchi copiosi, qualcosa si riesce ad intravedere, ma non spiccano i colori algidi del ghiaccio che il sole permetterebbe di risaltare.
Ma quando meno ce lo aspettiamo, un raggio di sole solca le nuvole e rischiara in tutto il suo splendore il Glaciar Perito Moreno , regalandoci una vista mozzafiato, in tutta la sua estensione e maestosita'. Da lacrime!
Non ci facciamo mancare la vista ravvicinata dall' imbarco, e riprende il gioco del "vedo non vedo" che ci accompagna per tutto il giorno. La neve non cessa e si intravede solo la sagoma e i colori sono un tutt' uno con il lago. Peccato : neanche una foto degna di nota!
Ma stoici, sopportiamo il freddo gelido sino a che non torna uno spiraglio di sole che, come un dono dal cielo, ci svela uno scenario da cartolina! Neanche a 300 metri , fortunati, ammiriamo in tutto il suo splendore, questo Signore dei ghiacci, che nei secoli ha formato la sua mole, avanzando inesorabilmente con tutta la sua forza. In lontananza il rumore sordo di un seracco che si stacca e cade fragorosamente in acqua.
Approfittiamo della luce a favore per ritornare di corsa al mirador e rubare gli ultimi scatti e riempirci gli occhi ed il cuore della magnifica vista del Glaciar Perito Moreno.


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