mercoledì 13 aprile 2016

Verso la costa pacifica

                                     Domenica 20 marzo lasciamo il santuario delle farfalle. 
Saliamo sino al colorato Angangueo, tra le stradine lastricate e pendenti, tra balconi e terrazzini fioriti, sino a ridiscendere in piano tra boschi e valli. Giungiamo alla splendida Morelia, passando sotto uno dei suoi 253 archi ben conservati del suo acquedotto, un'opera di ingegneria idraulica interamente ideata da un padre francescano spagnolo, dichiarato Patrimonio dell'Umanita' dall'Unesco.
 La città quasi interamente in stile barocco, vanta di edifici e chiese in marmo rosa, come la maestosa Cattedrale, nel cui interno, sovrasta le teste di centinaia di fedeli una dorata cupola decorata , mentre alle loro spalle, un monumentale organo di 4600 canne intona musiche sacre. 
È la Domenica dalle Palme e i sagrati delle chiese sono gremiti di ambulanti che vendono immagini religiose create con le foglie di palma intrecciate. 









Nei giorni a seguire continuiamo il cammino per raggiungere la costa sul Pacifico. Corriamo per larghe strade di montagna che via via scendono sino al livello del mare, attraversando zone disabitate, solcate da fiumi sormontati da vivaci ponti in ferro. 

Ricompaiono le palme ed il mare in lontananza. Lo costeggieremo per lungo tempo, su e giù per promontori aspri e sporgenti, scendendo sino a baie protette, per concederci qualche meritato bagno.

Risaliamo verso nord , passando per le spiagge lunghe e affollate di Porto Vallarta sino ad arrivare alla minuta Punta Mita dal cui porticciolo partiamo con un'imbarcazione a motore per raggiungere Islas Marietas, isolotti inabitati ricchi di fauna marina e popolati da decine di specie aviarie.
Tuffati nel mare ondoso,  visitiamo la più tipica tra le isole. L'unico accesso, un apertugio tra la roccia che si deve attraversare nel momento in cui l'onda si ritira e a nuoto si raggiunge il suo interno: un anfiteatro naturale roccioso che accoglie una minuscola spiaggia di arena bianca inondata dal sole che penetra dalla cavità superiore dell'isolotto su cui volano festose le sule dalle zampe azzurre.

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