mercoledì 20 aprile 2016

Entriamo negli USA

Mercoledì 6 aprile, salutato Mauro,  ci incamminiamo verso Mexicali, frontiera messicana con gli Stati Uniti. 

Attraversiamo un tratto piuttosto lungo di pista in mezzo ai monti rocciosi e inospitali in cui, i cantieri aperti, preannunciano la costruzione di una nuova strada. Ripreso l'asfalto, marciamo senza sosta tra le montagne color cioccolato, i cui versanti pietrosi scendono sino al Golfo di California. Ed e' proprio un promontorio isolato che ci invita a trascorrere la notte. Il cielo nero pece e' tempestato di stelle. Più tardi, il vento si alzerà forte e sibilante.

La mattina seguente, ripreso il cammino, corriamo su un lungo nastro grigio che sgomitola su territori piani e sconfinati, deserti di terra ocra lambiti da lagune salate prosciugate. Il cielo è plumbeo e squarciato da fulmini. I tuoni risuonano cupi e la pioggia non tarda a scrosciare.
Giungiamo a Mexicali, movimentata cittadina di frontiera , dove sosteremo un paio di notti prima di varcare il confine. 

Domenica 10 aprile salutiamo il magico Messico ed entriamo nei mitici USA.
Siamo nello stato della California,  arido e deserto, lande sconfinate tagliate da lunghe strade diritte. In lontananza solo qualche accampamento di roulotte e carovane come residenze abituali dei locali. Di lì a poco, ci ritroviamo in Arizona e lo scenario non cambia. 

Al tramonto, ci addentriamo nel Kofa National Wildlife Refuge, un'area protetta di più di 2500 kmq,  parte del Deserto di Sonora, destinata alla protezione delle pecore "bighorn"  e di altri animali selvatici endemici, oltre che a preservare la flora del territorio alle pendici dei Monti Kofa. Nel totale silenzio, siamo circondati da piante spinose, cactus, cespugli irti ed arruffati, qualche piccolo fiore colorato, rocce rosse e monti aspri. E nella notte, solo le stelle a farci compagnia.

La mattina seguente ripartiamo verso le sponde del Colorado River , attraversiamo chilometri di terre vaste e disabitate sino ad incrociare a Topock la "Historic Route 66" , una delle prime strade nazionali statunitensi che permetteva il flusso migratorio ed economico da est ad ovest degli USA, iniziando a Chicago e terminando a Santa Monica. La strada comincia a salire versanti brulli e rocciosi,  si inerpica tortuosa ed angusta, attraversando folcloristici villaggi il cui tempo si è fermato agli anni del suo massimo splendore. 

Pompe di benzina dismesse, vecchie insegne pubblicitarie arruginite, macchine d'epoca sul ciglio della strada che la patina del tempo ha saputo valorizzare, robivecchi e chincaglierie, locali in stile "anni'60"  tra "pin-up" e divi di Holliwood, motociclette cromate e cappelli da cawboy, tutto condito dalla popolare musica "country" .

È la mitica "66" , che corre come una vecchia pellicola cinematografica e noi protagonisti per un giorno!

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