mercoledì 4 maggio 2016

Mesa Verde e Horseshoe bend

Venerdì 22 aprile in un' assolata giornata primaverile lasciamo il Parco degli Archi naturali per proseguire verso il Colorado, per altopiani, foreste e estese vallate dove compaiono i primi dei numerosi "ranch" . 

Vecchie macchine arrugginite spuntano tra il verde dei prati. Giungiamo ,dopo parecchie ore di marcia , al Mesa Verde National Park, una vasta superficie protetta, in un'area di montagna che sovrasta un territorio deserto e aspro, in cui si incontrano i resti di molti  insediamenti umani degli Anasazi, gli antichi  Popoli Ancestrali risalenti al 500 d.C. che costruivano le loro abitazioni a pozzo, le Pit houses , sotto terra, poi nei secoli successivi,  a più livelli utilizzando pietre e fango, sino a costruire interi villaggi in pietra nelle rientranze di pareti rocciose. 

 La strada sale curva dopo curva, tra ginepri e conifere, sino a raggiungere il punto di vista della profonda gola del Navajo Canyon. A malapena si scorgono incastonate nella parete rocciosa ocra a strapiombo, tanto son mimetizzate, le rovine del villaggio denominato Square Tower House per la sua elevata torre che lo sovrasta. 

Più in là , lo Spruce Tree House,  l'insediamento meglio conservato del Parco, il Cliff Palace , il più vasto con oltre 200 ambienti e una ventina di "kivas" ad uso religioso, sembrano dei magnifici presepi realizzati in pietra, 

perfettamente in simbiosi con la roccia che li ospita, sospesi tra cielo e terra, raggiungibili solamente attraverso lunghe scale a pioli che gli Anasazi calavano dall'alto , in bilico su cengie e dirupi, procurandosi cibo ed acqua quotidianamente in situazioni avverse e di rischio continuo.

Per ultima, dopo un sentiero a piedi, affacciata su di una profonda spaccatura, si scorge, in tutto il suo splendore, la Balcony House, un insediamento sorto in una rientranza della roccia che, come un insolito balcone, è protetta da un muro in mattoni da cui potersi affacciare, raggiungibile dal profondo canyon e da una scala a pioli di 10 metri. Curiose creazioni dell'essere umano in una situazione estrema di sopravvivenza.

L'indomani, ripartiamo per raggiungere Page, nuovamente in Arizona, per rettilinei continui su altopiani desertici. Il sole si nasconde dietro le nuvole grigie e gomitoli di ramaglie secche rotolano da un ciglio all'altro sospinti dal vento che incalza e solleva alti vortici di sabbia che oscurano il cielo. Più tardi, sfogata la bufera, ritorneranno i caldi raggi del sole al tramonto per illuminare l'Horseshoe Bend, un'ansa a ferro di cavallo del Colorado River che sfoggia la sua sinuosita'  smeraldo  ai piedi di ripide scogliere scarlatte.

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