sabato 6 febbraio 2016

Isla de Ometepe -Nicaragua

Martedì 2 febbraio, nelle prime ore del pomeriggio, varchiamo il confine del Nicaragua. C'è ancora qualche ora di luce per prendere il traghetto per l'Isla de Ometepe nel Lago Nicaragua, il più grande lago del Centramerica. Il vento è molto forte tanto da creare un moto ondoso importante nel lago,  rallentando la corsa del traghetto. 

 Attracchiamo che ormai è buio e l'isola si svelerà l'indomani in tutta la sua naturalezza e semplicità di vita domestica , i villaggi rustici ai bordi di piste polverose sulle sponde del lago, carretti trainati da buoi, uomini a cavallo, maiali infagati che attraversano la strada. Ma soprattutto, la presenza predominante dei due vulcani,
 Concepcion, ancora attivo, e Maderas, ormai spento, con un lago pluviale all'interno del suo cratere. 
In kayak, percorriamo un tratto di lago per addentrarci in un ramo di acqua dello stesso che si insinua tra le terre attigue, formando un rio calmo e poco profondo, habitat ideale per tartarughe che si asciugano al sole caldo del pomeriggio, 

per coccodrilli immobili mimetizzati tra i rami, garze tricolore, garze tigrate , garzoni azzurri e altri specie di uccelli che zampettano tra le piante acquatiche in cerca di cibo. 

Giovedì 4, noleggiata una moto, decidiamo di fare il periplo dell'isola, in gran parte sterrata. 
Ma prima, trekking alla cascata di San Ramon nascosta nella foresta, in cima ad una salita sconnessa e pietrosa. L'acqua fredda e cristallina, sebbene non troppo copiosa per la stagione secca, ci regala comunque un bagno ristoratore sotto il salto importante della cascata che precipita dall'alto di rocce nere vulcaniche.
E poi ancora, all'altra estremità dell'isola, l'Ojo de Agua, altra piscina naturale di acqua vulcanica, trasparente e tonificante, ed infine un bagno nelle fresche acque del lago a Punta Jesus Maria, sotto l'occhio vigile e austero del Vulcano Concepcion.





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