lunedì 21 luglio 2014

Mendoza: la cuna del vino


Scesi dalle montagne, giungiamo in una valle arida, disseminata di sole piante grasse e cactus: e' l'ingresso alla periferia di Mendoza. Si stenta a credere che questa terra cosi' arida e deserta sia "la culla del vino" , ma ci viene spiegato in seguito che, grazie all'intervento dell'uomo, e' stata trasformata in diverse oasi che, per la somiglianza al clima di certe nostre zone italiane, sono diventate idonee per la coltivazione della vite.

Lasciato il centro caotico della citta' , ci dirigiamo a Maipu, poco distante, dove sono concentrati i vigneti e le "bodegas" , le cantine da visitare e  degustare ottimi vini.
Incontriamo la "Antigua Bodega Giol" , una delle piu' antiche cantine di Mendoza, ora museo, fondata nel 1896 dall'italiano Giol e lo svizzero Gargantini , cosicche' venerdi' mattina decidiamo di visitarla.
Piu' di 300 botti da 25000 litri ciascuna si susseguono in file parallele ed emanano ancora l'odore del vino che hanno contenuto per quasi un secolo. Ora, vuote, sono "sorvegliate"  dal "tonel mas grande del mundo": una botte in rovere di Francia,  di 75000 litri,

 con applicata una rappresentazione bronzea dell'intera cantina e locali annessi.  In basso, simbolo della "bodega" , due teste di toro le cui gocce di sangue venivano usate , in passato, come ingrediente segreto per la preparazione del vino a marchio proprio.
Al piano inferiore, fanno bella mostra altre 350 botti, dove,  un tempo, maturavano ettolitri ed ettolitri di vino "tinto" . Il "blanco" invece, veniva custodito in 4 cisterne di cemento da 250mila litri ciascuna. Concludiamo la visita con l'immancabile degustazione di vino.
La sera, ci attende un ottimo asado preparato con maestria da Daniel

 che , con il fratello Pedro e tutto lo staff del Paradise Music sta allestendo uno dei saloni interni alla bodega per l'evento da loro organizzato, in occasione del "Dia de l'amigo" (Iº tempo), giornata dedicata all'amicizia , che ogni anno si festeggia in Argentina. Ci invitano a restare per parteciparvi e noi non possiamo di certo rifiutare . Pernottiamo cosi', la notte tra le mura del cortile della "bodega".
Sabato 19 , visitiamo anche la casa di Gargantini, gemella a quella di Giol, in cui vi abito' per solo un anno. Successivamente, rientrato in Svizzera, la vende all'italiano che, con la moglie, l'abita per tre anni. E' una mescolanza di stili, dal deco' al liberty, all'arabo, con un'influenza di gusto italiano, ma nell'insieme e' una bella e suntuosa villa all'interno di un giardino dalle molteplici piante di varia natura e specie.
Nel pomeriggio, visitiamo anche la "bodega Rural" , con annesso un ampio vigneto di uve Cabernet Souvignon ed un museo che raccoglie macchine d'epoca, mezzi agricoli e utensili del tempo usati per la vendemmia.
In tarda serata, inizia la festa del "Dia de l'amigo (IIº tempo) ben organizzata dal Paradise Music, che con le musiche intramontabili degli ultimi 30 anni, le luci ben dosate e soprattutto la simpatia dei due fratelli, attira moltissima gente di Mendoza e dintorni, che si ritirera' non prima dell'alba. Un vero successo!



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