martedì 5 agosto 2014

La Puna

Ci svegliamo la mattina del 4 alle prime luci del sole, ignari che il termometro esterno segni -14º!
Sugli altopiani il clima e' molto asciutto e l'escursione termica tra il giorno e la notte e' elevata, soprattutto in presenza di vento.
Il Narci si avvia senza problemi e risponde positivamente all'effetto altitudine ed anche noi, rispettate le fasi dell'acclimatamento, non riscontriamo particolari difficolta'.
Ci mettiamo in marcia verso la frontiera , Paso de Jama a 4320 mt s.l.m. 

Iniziamo a salire e subito lasciamo il rosso dei rilievi di Susques per incontrare le montagne nude, a tratti rivestite di basse graminacee che ben aggrappate alla roccia, sfidano le sferzate del vento andino. Qualche rivolo d'acqua scende dall'alto e a tratti rimane intrappolato nel ghiaccio. La ruta 52 corre interminabile sull'altopiano e le montagne rocciose che prima la costeggiavano ora fanno da sfondo piu' morbide, quasi di velluto. Tra i massi, scorgiamo un paio di coppie di viscaccia che si scaldano al sole. 

Corre tra le saline, a destra il manto candido del Salar de Olaroz che contrasta col rosato della sabbia, piu' in fondo a sinistra, il Salar de Cauchari , bordato da fitte distese di stipa giallo oro. Proseguiamo il cammino in mezzo a distese di arida terra sabbiosa sporcata da tracce di sale. Alcuni guanachi spiluccano muschi al bordo di piccole lagune e degli uccelli selvatici sguazzano nell'acqua gelida di un rio che dapprima solca la tundra dorata e poi svanisce come assorbito dal suolo riarso. Procediamo e ci appare uno splendido specchio d'acqua blu cobalto che luccica baciato dal sole ai piedi della Cordillera.
 Giunti al passo e sbrigate le pratiche doganali, salutiamo definitivamente l'incantevole Argentina ed entriamo in Cile, per sostarci alcuni giorni prima di varcare il confine con la Bolivia.
La temperatura sale, come l'altitudine. Avanziamo  prevalentemente soli sulla strada che ora  sgomitola su un deserto torrido e sconfinato. Nemmeno la piu' tenace  vegetazione andina resiste a queste latitudini. Non ci sono ombre e il paesaggio sembra non appartenere a questa Terra. L'arena mescolata a pietre, dai toni ruggine e ocra ammanta i rilievi che ondeggiano sull'altopiano che ci porta a superare i 4800 mt s.l.m. e poi, si abbassa gradatamente per un'interminabile discesa, sino a San Pedro de Atacama.


 E ricompaiono sporadici ciuffi spettinati dal vento e cuscinetti spinosi di succulente. E' la Puna, una regione altipianica della Cordillera Andina che copre le zone nordovest dell'Argentina, nordest del Cile, la parte occidentale boliviana e il centro sud del Peru' . Semplicemente fantastica!

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