venerdì 16 settembre 2016

Toronto

E' fine agosto e ci allontaniamo dai rilassati sobborghi di Niagara on the Lake, interamente rivestiti di vigneti che a fine settembre si alleggeriranno dei loro superbi grappoli. Di proposito scegliamo strade secondarie, lontane dal traffico frenetico autostradale, che ci permettono di costeggiare il lago Ontario per goderne di un placido bagno e della vista di tranquilli paesini bucolici o di eleganti quartieri cittadini immersi nel verde di giardini inglesi.
Arrivati a Mississauga, decidiamo di far riposare Narciso per una giornata, e noi di raggiungere la vicina Toronto, in treno, evitando le complicazioni di parcheggio in città. 

Il primo settembre, usciti dalla stazione centrale, siamo subito catapultati in una dimensione che ci è stata estranea per lungo tempo, ma che assaporiamo con piacere. È Toronto, una metropoli cosmopolita a sviluppo verticale, moderna e all'avanguardia, che convive perfettamente con gli edifici in stile vittoriano,


 fagocitati da grattacieli dalle forme più bizzarre e strutture futuristiche ed eccentriche, sedi di musei e gallerie d'arte. Multiculturale, è un brulicare di etnie che calpesta marciapiedi e affolla piazze e giardini, oasi verdi tra alte facciate di vetro in un continuo gioco di riflessi e prospettive. Poco distante dal distretto finanziario, dai ciclopici centri commerciali e lussuose vie dedicate allo shopping, il fascino "retro" dei vecchi quartieri in mattoncini rossi, in cui il sapore vintage si respira ad ogni vicolo.
CN Tower
 Il tutto è sorvegliato dalla maestosa CN Tower che dall'alto dei suoi 553 metri, è il simbolo incontrastato della città. Per noi visitatori è possibile raggiungerne il piano più elevato a 447 metri da cui godere di una vista spettacolare a 360º , dove anche i palazzi più elevati si mostrano piccoli ed insignificanti. Alcuni temerari, camminano sull'orlo del piano poco più sotto,  saldamente imbragati, totalmente all'aria aperta e senza balaustre, compiendo il giro completo della torre.

 Noi, ci limitiamo a calpestare alcuni metri quadrati di sola superficie vetrata e con lo sguardo sfidiamo il senso di vertigini osservando una perpendicolare di cemento che tocca terra dopo 340 metri di vuoto.

E la sera, in un gioco di luci e colori, è come un faro nella notte che sovrasta la città e si rispecchia nelle acque scure del lago Ontario.

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