mercoledì 7 ottobre 2015

Venezuela- Gran Sabana

 Mercoledì 30 settembre, dopo una fila di piu' di due ore, riusciamo ad entrare in Venezuela. Non sappiamo ancora se ci sarà la possibilità,  una volta ai confini con la Colombia, di uscire perché le ultime notizie dicono che tutte le frontiere del Venezuela sono chiuse, ad esclusione di quella con il Brasile, Santa Elena de Uairen, da cui siamo entrati. Purtroppo, si fatica ad avere notizie certe sui tempi di riapertura ( è più di un mese che sono chiuse) e gli stessi funzionari doganali  ci danno informazioni diverse uno dall'altro, discordanti ed incerte.

 A conferma della chiusura' , il caso vuole che a Santa Elena incontriamo la coppia di olandesi  Karin e Coen che nel 2007 conoscemmo in Bolivia e che da 12 anni stanno viaggiando per il mondo con il loro Toyota. Anche loro, per rinnovare il permesso di soggiorno in Venezuela scaduto,  son dovuti ritornare indietro sino all'ingresso con il Brasile. Ci dicono che sono i militari a bloccare il flusso anche turistico.
Morale: percorreremo il Paese con le mete già prefissate sino al confine con la Colombia, con la speranza che nel frattempo giungano accordi positivi tra i due Paesi, altrimenti ci vediamo costretti a ritornare indietro, riattraversare la medesima frontiera con il Brasile , arrivare sino a Manaus per prendere una balsa che in 6 giorni di navigazione per il Rio Madeira e Amazzonas ci conduca a Porto Velho, risalire per il Perù ed Ecuador, allungando non di poco il nostro tour, con tutto ciò che ne consegue.

Ma ora siamo qui e , come si dice in Sudamerica, "disfrutiamo". Cosi,  l'indomani, andiamo alla scoperta della Gran Sabana, un vasto altopiano al sud est del Venezuela, all'interno del Parque Nacional Canaima, nella regione Bolivar. E' un paesaggio nuovo, dolce e armonioso. Gli orizzonti si allontanano e le fitte foreste si riducono lasciando il posto a vallate armoniose ed arrotondate,  coperte da un manto verde soffice e soave e a palmeti che come oasi, sorgono dove abbonda l'acqua, il tutto sorvegliato da imponenti tepui tra i quali si distingue  la sagoma possente del Roraima.
I fiumi non mancano e le cascate sono numerose, come Agua Fria , il Velo de la Novia e Salto Kama, spettacolari per la loro portata d'acqua massiccia e per la scenografica collocazione come l'Oasis , una vera e propria piscina naturale tra orchidee selvatiche e palme,  che raggiungiamo dopo una pista sabbiosa ed un sentiero scosceso per un bagno ristoratore, ai piedi della cascata. 

La sera la trascorriamo con la famiglia di Pedro del villaggio indigeno di San Rafael ed insieme degustiamo i piatti tipici a base di pollo, pannocchia bollita e salsa piccante derivante dalla macerazione della tapioca e l'aggiunta di termiti.
La notte trascorre serena e rinfrescata dall'aria tersa dell'altura.

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