lunedì 26 maggio 2014

Bosques petrificados de Jaramillo

Le temperature si abbassano e il vento soffia fortissimo.
Prova ne e' il fatto che, fermi alla stazione di servizio per far carburante, non avendo inserito il freno a mano perche' su piano, il Narci inizia ad avanzare spinto dal vento. Incredibile , ma vero!
Siamo diretti al Parque Nacional Bosques Petrificados de Jamarillo, dove i resti di araucarie pietrificate di 150 milioni di anni , tra il Giurassico e il Cretaceo, sono i piu' grandi e i piu' vecchi fossili del genere, della Patagonia.
Prima pero' , la sosta e' d'obbligo al Paloma , in cui ci accampammo nel 2005, per salutare Nicolas. Con amarezza, scopriamo che sono rimasti solo i suoi ricordi! 



La notte trascorre in totale solitudine all'ingresso del Parco, accompagnati solo dalla voce impetuosa del vento, le cui raffiche raggiungono anche i 70 km orari.
La mattina, ci accolgono immobili e maestosi i tronchi di araucarie milionarie , coricati su di un territorio silente e sconfinato, trapuntato di cespugli di calafate, mata torcida e  una de gato.
In lontananza, branchi di guanachi e choique, specie piu' piccola di nandu'.











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